Articolo apparso sulla rivista Pareti n.118
Garés è un incantevole paesino incastonato in fondo all'omonima Valle di Garés di Canale d'Agordo (Belluno) che giunge a ridosso dell'altipiano delle Pale di San Martino e il Trentino. La valle è conosciuta per la magnifica “Cascata delle Comelle”, generata dalle acque del Torrente Liera che si liberano nel vuoto dopo aver solcato l'Orrido delle Comelle, accessibile tramite un percorso attrezzato. La base della cascata è facilmente raggiungibile, anche da famiglie e bambini, tramite il comodo sentiero CAI 704, opportunamente dotato di alcune scale e passerelle. Alla base della cascata si può godere nelle giornate più calde di un rinfrescante aerosol di sicuro relax.
Garés è altresì conosciuta per le interessanti cascate di ghiaccio che si formano d'inverno nell'ampio anfiteatro che chiude la valle. Le informazioni a riguardo sono disponibili sulle guide specifiche. Il gestore del Rifugio Capanna Cima Comelle, Ilio, ha salito queste cascate agli albori dell'arrampicata su ghiaccio e fornisce alle nuove generazioni, oltre alle informazioni sugli avvicinamenti, anche degli aneddoti sulle prime avventurose salite.
Da alcuni anni, dopo che una grande valanga ha divelto parte del bosco, la “Cascata delle Comelle” e la non meno bella “Cascata Inferiore”, posta poco più in basso della prima, risultano ben visibili dai bei prati a fondovalle. Da qui, la visione di insieme con la formazione vulcanica del Sass Negher, ci fa ricordare, anche se in scala ridotta, le più note valli dei parchi del Nord America.
Le placconate di colore giallo e nero si sviluppano imponenti a sinistra e a destra della cascata, sono alte dagli 80 ai 100 metri e più in alcuni punti. E' difficile per un climber moderno non notare tanta disponibilità di roccia già dall'ampio parcheggio a fondovalle.
La storia che ha visto l'evolversi dell'arrampicata in Garés è connotata da momenti di attività e pause; gli attori spesso non si sono incontrati e gli unici testimoni dell'attività dei predecessori sono i chiodi e gli spit che fanno capolino sui “nuovi” itinerari che vengono attrezzati. Già negli anni '50-'60 alcuni alpinisti locali utilizzavano per l'allenamento queste pareti, in epoca più recente climber del posto e delle valli vicine hanno aperto con spit delle linee nei pressi della cascata e sui massi a fondovalle. Maggiori informazioni si trovano in alcune pubblicazioni locali e nella guida di arrampicata edita dall'ASD La Rivolta “Falesie e aree boulder dell'Agordino”.
Sul finire degli anni '80 Marcello Luciani e amici si cimentarono nell'attrezzatura di itinerari definibili a pieno titolo di arrampicata sportiva. Basti pensare che la prima linea “Maggiocco Climberno” è oggi proposta come 7c. Oggi questa difficoltà non fa più effetto, ma nel 1986 è veramente qualcosa di straordinario pensare al livello raggiunto in questa valle, dove le persone che indossavano le scarpette si contavano sulle dita di una mano...
Questi primi itinerari sportivi si trovano nel settore “Falesia alta” a destra della cascata raggiungibile sia dal paesino di Garés, sia dall'ampio parcheggio nei pressi di Capanna Cima Comelle.
Marcello continuò ad attrezzare qualche nuova via all'inizio degli anni '90, poi una lunga pausa fino al 2000 quando, insieme al gruppo “La Rivolta” si idearono delle nuove linee, poi ancora silenzio. Credo che la grande disponibilità di roccia, la difficoltà sostenuta degli itinerari e le impegnative manovre di accesso per la chiodatura siano gli elementi che hanno scemato l'entusiasmo di chi si cimentava ad aprire nuove vie.
A risvegliare l'entusiasmo per l'arrampicata sportiva fu il gruppo “Appigli sotto il muschio” che riuscì a capire e valorizzare le potenzialità dei molti massi a fondo valle. Questo gruppo di ragazzi della Valle del Biois ideando e organizzando l'omonima manifestazione annuale, riesce a richiamare centinaia di persone in valle nei periodi più caldi dell'anno.
Il lavoro del gruppo "Appigli sotto il muschio" è stato enorme e non solo per quanto riguarda la chiodatura (circa 50 itinerari sparsi su 6 massi), ma anche e soprattutto per la pulizia e cura dei sentieri di collegamento, per la segnaletica e la promozione del luogo (si rimanda al sito web www.appiglisottoilmuschio.com per approfondimenti).
Negli ultimi anni il gruppo "Appigli sotto il muschio", compreso di aver portato a compimento un ottimo lavoro a fondo valle decide di guardare più in alto e rimettersi in gioco sulle pareti dove l'arrampicata era già iniziata 30 anni prima...
Inizia così nel 2015, con il contributo di altri chiodatori della zona, una nuova epoca che fa salire in poco tempo a 30 gli itinerari in Falesia e fa nascere nuovi settori, come la piccola ma simpatica “Placca dei Fiori” (a sinistra della cascata) e il recentissimo settore “Abisso De Dea” (appena a ridosso della Cascata Alta) ad opera della guida alpina Marco Bergamo.
Nel novembre del 2016 l’associazione Dolomiti Sport Republik finanzia il recupero e ampliamento del settore, e la guida alpina Marco Bergamo si occupa del lavoro di scoperta e chiodatura di 15 nuovi itinerari (altri progetti in cantiere sulla stessa parete).
L’8 luglio 2017 la falesia denominata “Abisso De Dea” viene inaugurata. Il luogo è incantevole, proprio per la vicina presenza della Cascata Alta delle Comelle, la base è curata (la copertura boschiva permette durante i mesi estivi di ripararsi dal caldo) ed è usufruibile in tranquillità anche da famiglie con bambini al seguito. L’arrampicata è prevalentemente tecnica su placche verticali di compatto calcare grigio a tacche e buchi; la difficoltà dei 15 itinerari esistenti è varia, permettendo a chiunque di scalare sul proprio livello (dal 6a al 7c). Si raccomanda l’utilizzo di corde da 70 m in quanto gli itinerari sono generalmente lunghi.
Su alcune vie “classiche” c'erano dei chiodi artigianali (vie “La sfesa del Calca” e “Spigolo Fumas”) segno che in passato furono già terreno di allenamento per forti alpinisti Agordini. Mentre la via “Inseguendo il Ciano Pic” già negli anni '80 era stata attrezzata a spit e ha una difficoltà più sostenuta.
Esposizione est, non si arrampica con pioggia.
I tiri si sviluppano sulla zona centrale della grande falesia, visibile già dal parcheggio di Capanna Cima Comelle. L’esposizione est ne consiglia la frequentazione nei pomeriggi delle calde giornate estive oppure nelle ore centrali delle mezze stagioni. L’escursione termica tra mattina è pomeriggio può essere anche notevole visti i repentini cambi meteo della zona. Tuttavia anche con leggera pioggia, grazie ai tetti sommitali alcune vie di destra rimangono asciutte. L’arrampicata è in genere tecnica, anche se non mancano alcune vie più fisiche. Al momento le difficoltà iniziano dal 6c (severo) in su, fino a 8a. Ci sono comunque due vie di 6a/6a+
Prestare ATTENZIONE nella zona sinistra della falesia dove si trova l'ingresso di una grotta speleo, è un abisso molto profondo! Tenere eventuali bambini sotto stretta sorveglianza in questo settore!
Per tutti i settori: Da Canale d'Agordo in 7 km si raggiunge Garés. Verso la fine della strada seguire al bivio la strada in discesa (lasciandosi l'abitato di Garés a destra) fino all'ampio parcheggio.
Per i Massi (10'): in pochi minuti tramite I sentieri che ripercorrono le piste da fondo invernali si raggiungono I massi (seguire le indicazioni sulle tabelle).
Per placca dei fiori (30'): seguire l'ampio sentiero dotato di scalette che porta alla cascata e da qui a sinistra in direzione dell'orrido per 5 minuti.
Per settore “Abisso De Dea” (30'): dalla cascata attraversare il torrente per le passerelle, il settore è immediatamente visibile sulla sinistra (seguire le indicazioni sulle tabelle).
Per settore “Falesia alta” (40'): dalla Cascata Alta attraversare per le passerelle il torrente e seguire il sentiero 704 pianeggiante in direzione di Garés, quindi, prima di entrare nuovamente nel bosco seguire la tabella “Falesia di Garés” per ripido e meno evidente sentiero che in circa 8-10 minuti porta alla base della falesia già ben visibile dal sentiero 704.