Cronaca di un week-end doloMitico

11-03-2007

PROLOGO

E' dal 1993 che vado tutti gli anni a Pian de Schiavaneis e praticamente sempre, durante l'avvicinamento alla falesia ,ho ammirato la linea del diedro Buhl,una via aperta negli anni '40 da Herman Buhl ,uno dei più forti alpinisti di quell'epoca,autore di imprese che hanno segnato l'alpinismo. Mi sarebbe piaciuto tantissimo salire quella via, ma è risaputo che andare in montagna non è proprio la stessa cosa che stringere tacche o lanciare a dei buchi in falesia... e non essendo neanche mai stato un climber particolarmente coraggioso(vedere le diverse ritirate dagli ultimi chiodi a Buoux e Ceuse)l'ho sempre ritenuta fuori portata. Inoltre,viste le mie ultime uscite alpinistiche,nelle quali la voglia di tornare con i piedi per terra era più forte di quella di salire(malgrado salissi rigorosamente da secondo) sempre di più ho pensato che la Buhl rimanesse per me un utopia. Ma quest'anno più che mai mi sento attratto da quel diedro e vorrei veramente provare a salire. A dire la verità avevo già avuto una ghiotta occasione un week end dell'estate scorsa, quando mi si presentò la chance di andare con Checco ,in una giornata stupenda,ma il richiamo della falesia ebbe la meglio e il sentirmi vicino(eh eh eh eh eh )a fare "Non mollare",mi spinsero a rinunciare.Il week end del 16&17 luglio,mezzo CUSB si da appuntamento in montagna,è l'occasione giusta! Sarà un fine settimana molto alpinistico per diversi di noi: la Fra con Valdo inseme a Marcello (Pierdicchi) e Nazarena hanno la seconda uscita del corso di manovre con il Lorenz (in programma per loro c'è una via lunga). Marcello Ferioli e amici (anche se con il CUSB non c'entrano un tubo) hanno in progetto qualche via lunga nella zona di Cortina. Spiro e Busetto sono già su..bisogna sfruttare l'occasione! Propongo il "progetto" Buhl al Berna che mi sembra entusiasta dell'idea. Berna è uno dei compagni ritenuti da me ideali per questa salita,vi spiego: andare con il Lorenz o con Checco sarebbe troppo facile,con loro hai praticamente la garanzia di farcela comunque! Questo non significa che non mi fido di Fustacchia,anzi,sicuramente ne sa molto più lui di me di manovre,nodi,etc etc. Dico soltanto che , nel caso qualcosa andasse storto( volo con infortunio,pioggia o sfighe varie) dovremmo stringere i denti entrambi!!

VENERDI 15/07/2005

Ci siamo!! Ci troviamo al parcheggio del CUSB, nuovo ritrovo di noi climber, dopo aver constatato che l'arcoveggio non è più un posto bazza (vero Fra???) Le macchine sono impostate: le sisters De luca sono già partite con la super smart in direzione Pian de Schiavaneis,dove domani saliranno la via Fedele sul Sass Pordoi, 600 metri!!!(che livello!) Io, Fabione e Checco su una macchina, Fusty Nazarena e Marcello sul Doblò del Fustacchia. Destinazione Bellamonte, graditissima base d'appoggio per questo week e non solo. Spiro e Busetto sono già su da qualche giorno. Dalla formazione tipo mancano Bedo (che comunque si divertirà un tot partecipando alla festa della moglie di Pedrino...)per colpa di un mal di gola e Cucchia per...
Durante il viaggio chiedo notizie sulla Buhl a Checco, che l'ha già salita qualche anno fa. Checco è bravo a spiegare e soprattutto non si divaga molto (eh eh eh eh ) Dopo un ora di spiegazioni capisco solo che lui ha fatto "Tabasco" che è una via li vicino ma non quella che vogliamo fare noi e del diedro Buhl non si ricorda un granchè... Dopo la sosta tassativa al Po' est ci ritroviamo tutti a Bellamonte, sisters escluse che per non perdere tempo sabato mattina,sono andate a dormire sotto al Sass Pordoi nel mitico barolo del Lorenz. Mossa azzeccata perché Bellamonte non è proprio sotto a passo Sella e attraversare la val di Fassa in un week end di luglio è come fare la Modena-Bologna al venerdi pomeriggio... Impostiamo il programma della giornata: sveglia ore 8, colazione e partenza verso i nostri obiettivi. Io e Fusty decisi sulla Buhl,gli altri al Pian con Busetto e Spiro.

SABATO 16/07/2005

Come da copione ci alziamo alle 8, colazione e partenza. E come da copione la val di Fassa è intasata. Fra una cosa e l'altra siamo sotto alla Buhl verso le 11, tardissimo per i miei gusti. Il meteo parla chiaro: addensamenti con temporale nel tardo pomeriggio, classico delle Dolomiti. Sono molto teso, ma deciso ad andare. Aspettiamo che la cordata che ci precede abbandoni la prima sosta, facciamo pari o dispari per decidere chi parte. Vince Fustacchia (Olè, preferisco iniziare da due). Cedo a Fusty il materiale. A proposito di materiale: al parcheggio del CUSB venerdi sera, io e Berna avevamo preparato lo zaino con il nostro materiale che pensavamo servisse per la Buhl. In due avevamo: una mezza corda da 60 mt, una corda da 70 mt, un mazzo di dadi abbandonati dal Lorenz in garage da me, un friend trovato da Berna non so dove,una valanga di rinvii e qualche cordino..."bravi lo stesso!" ci redarguisce Checco, "in montagna ci vogliono le due mezze corde!" Ha ragione, lo sapevo pure io e sono pure fratello di una guida alpina... Checco, che guida non lo è ma ha alle spalle almeno vent'anni di montagna, ci imposta un po' il materiale e soprattutto ci presta 4 o 5 friend che risulteranno utilissimi (GRAZIE CHECCO). Parte Fustacchia, sembra deciso e tranquillo, infila il primo chiodo ad una decina di metri da per terra... tirato!!! Mentre sale cerco di individuare le sisters con il Lorenz sul vicino Pordoi,ma la parete è imponente!!che buccia che hanno le De luca!!!! Prima sosta raggiunta dal Fustacchia.Tocca a me,salgo teso sulle zanche iniziali,il piccolo zaino che ci portiamo appresso non aiuta certamente... Fustacchia era talmente concentrato che ha pure saltato un chiodo a lama piantato in una fessura...Arrivo in sosta,ora devo salire io, è il mio primo tiro in montagna da capo cordata! I chiodi sono pochi(ma neanche tanto pochi) e al contrario di Berna li vedo benissimo!!! La roccia è super ma non sono abituato a salire con questo tipo di chiodatura. Non sono serenissimo ma arrivo in sosta. Recupero il Berna. Il tempo cambia,delle nuvolazze nere coprono il cielo," il temporale previsto è un tot in anticipo" penso dentro di me.Cominciano a cadere le prime gocce, rimaniano in sosta qualche minuto a vedere come butta. Forse passa... discutiamo su cosa fare. Mentre Berna ipotizza una calata io ho già buttato la corda per la doppia... Scendiamo,ma ben convinti di tornare il giorno dopo. Arriviamo alla macchina, la pioggia si fa più intensa, il cielo non da più scampo al bel tempo. Io e Berna siamo (abbastanza) giovani, ma andiamo in montagna da almeno una quindicina d'anni e sappiamo benissimo distinguere due nuvole di passaggio da un netto arrivo di una perturbazione! Non ci sono dubbi, abbiamo fatto bene a scendere! Non facciamo in tempo ad accendere il Doblò che il sole torna a splendere e resterà così per altre sei ore almeno...Un bravo ad entrambi!!! Ci incamminiamo verso il Pian sotto un sole cocente. Sarà dura far credere agli altri che siamo scesi per il tempo e non per qualche altro motivo... Arriviamo alla falesia e incontro Benni che non vedevo da l'anno scorso. Gli racconto del nostro tentativo sulla Buhl e gli dico che comunque ritenteremo il giorno dopo. "Bravi!" dice, "fate bene perché è una via bellissima". Benni, che la Buhl l'ha salita almeno trent'anni fa, mi congeda con un consiglio: "Se oggi piove,domani state attenti perché il t.t.t.t.tt.t.t.t.t.t.traverso prima del diedro è spesso bagnato". Grazie, buono a sapersi. Passiamo il pomeriggio al Pian, il tempo regge fino le 18 circa...quando si scatena un acquazzone. Cerchiamo di vedere se il Lorenz e le sisters sono ancora in parete,ma non li vediamo. Poco dopo ecco il Lorenz arrivare in falesia,le due Deluca non ci sono... "Stanno arrivando" ci rassicura la guida! "sono state bravissime" Ha pienamente ragione, penso dentro di me riguardando l'imponente parete del Pordoi. Hanno fatto un grande exploit, brave sisters!!! Eccole arrivare, sono stanche ma contentissime. Sono tutti e tre stanchi, chi non lo sarebbe dopo quasi 7 ore ininterrotte di scalata. Specie il Lorenz che come defaticamento fa prima un giro su un 7b, poi su un 7b+ e poi è pronto per provare "Polentin" 8a non proprio dei più facili...è stanco un tot!! Torniamo a Bellamonte e pianifichiamo la giornata di domenica.E' un casino, ognuno ha obiettivi diversi, ma alla fine ci riusciamo! Marcello e Nazarena hanno la punta alle 7 al Gardeccia( sveglia ore 6,tirato!!) Io e Fustacchia sveglia ore 6:30 e come dice il Berna,motori alle 7!!! Vogliamo essere all'attacco alle 8. Checco e Spiro se ne andranno a Laste mentre le sisters con Fabione si rilasseranno a Sottosassa, posto perfetto per polleggiarsi e fare qualche tirello...

DOMENICA 17/07/2005

Alle 8:10 siamo alla base della Buhl. Saliamo veloci sui primi due tiri(non siamo più OS..) Il terzo tiro è un traverso laterale di quelli dove è meglio non cadere... Il quarto tiro presenta il primo passo duro della via,subito sopra alla sosta. Per mia fortuna, a fianco di un vecchio chiodo Cassin, luccica un bellissimo anello resinato. Malgrado il resinato e la sosta a spit...la tensione è sempre alta. Risolvo il passaggio(che sarà circa 6a) con la stessa forza che ho usato ieri mentre provavo un 8b+ !!Lo dico al Berna che se la ride in sosta. Con un paio di tiri piuttosto facili ma sempre pericolosi, giungiamo all'attacco vero e proprio della Buhl. Si, perché in fin dei conti la Buhl è una variante di uscita della storica via "Micheluzzi". Variante che abbandona la "Micheluzzi" proprio prima del famoso traverso verso destra di 90 metri(bazza per i secondi di cordata) Il primo tiro fuori dalla "Micheluzzi" è un traverso su roccia abbastanza buona, ben chiodato come quantità ma non commento la qualità... Buona fortuna Fusty! Fustacchia va deciso e a parte un piccolo dubbio su dove passare, sale benissimo, senza tanti problemi(almeno apparentemente..) Solo quando mi trovo su quei movimenti mi rendo conto di quanto sia stato bravo. Per me sarà il tiro più difficile di tutta la via! In sosta faccio i complimenti al Berna, è stato super! Tocca di nuovo a me. Un traverso verso destra, chiodato discretamente mi mette subito in difficoltà. Infilo un cordino in una clessidra, esco dal passo più duro e finalmente raggiungo un chiodo che in preda alla paura, moschetto in una posizione assurda,quando trenta centimetri più a destra c'è un terrazzino dove mollo tranquillamente le mani... maledetta testa! Arrivo in sosta,sopra di me il mitico diedro, è stupendo anche se mi incute un po' di paura.Al Berna tocca il penultimo tiro,quello che porta ad una sosta sotto ad un tettino ad un terzo del dierdo. Come per il resto della via, se la cava egregiamente, rinforzando le protezioni con un friend ed un nut che impazzirò a togliere. Per fortuna Checco ci ha dato anche il "cava nut".(Grazie ancora Checco) Tocca a me, sono nel diedro. Può sembrare assurdo ma speravo di doverlo salire da primo. Mi trovo subito in difficoltà, sono sul passo chiave( almeno spero). C'è un chiodo molto alto che sporge almeno della metà (no ma tiene) Non riesco a raggiungerlo,non ho appigli buoni per le mani né appoggi per i piedi o molto più probabilmente la paura non me li fa vedere. Scendo qualche metro a prendere fiato, infilo una fettuccia sullo spuntone al quale mi sto tenendo. Magari vedere un rinvio solo ad un paio di metri sotto ai piedi mi aiuterà... Così è, supero il passaggio e continuo a salire. La seconda parte del diedro è più facile, su roccia super,buchi grandi per mani e piedi.Fra chiodi già in parete e cordini aggiunti nelle clessidre riesco a proteggermi benino. Sono quasi in cima,secondo la guida ci dovrebbe essere una sosta, ma non la trovo. Salgo ancora, ma ho finito tutte le protezioni che avevo a mia disposizione. Mi ritrovo sul bordo della cengia dei camosci, mi guardo intorno ma della sosta nemmeno l'ombra. Impreco, mando a quel paese le guide della val di Fassa. " Come si fa a non mettere la sosta in uscita?????" Mi sono rimasti una ghiera e l'otto, che cavolo faccio? Il mio sguardo finisce sul sentiero, su una parete c'è un chiodo cementato con due anelle. Siiiiiiiiiiii!!! Praticamente corro a carponi verso la sosta, mi assicuro e urlo a Berna di mollare,ma a causa del vento, non mi sente. Mi calo fino al bordo della parete ma non c'è niente da fare. Do i due classici strattoni alla corda che nel "gergo" alpinistico significano "puoi venire" (almeno credo...) Metto in sicura Berna e dalla corda sento che sta salendo. Dopo qualche minuto eccolo spuntare,ci abbracciamo, siamo super felici e soddisfatti! Ci prendiamo i meritati 15 minuti di relax, il panorama è super da quassù!! Ma come ogni alpinista sa,la vera festa si fa quando si rimettono i piedi per terra. Per fortuna la discesa dalla cengia dei camosci è lunga ma tutt'altro che difficile e soprattutto tutt'altro che pericolosa. Dopo un' oretta siamo alla macchina, ci riabbracciamo di nuovo, stavolta è fatta per davvero! Raggiungiamo gli altri a Sottosassa dove Fabione ci regala l'ultimo brivido della giornata. Troppo concentrato a superare il passo chiave di un 6b, Faberto salta la (seconda) rinviata e si ritrova a vibrare con il suolo più vicino che il primo chiodo... Attimi di panico, ma con un lancio a due mani,Faberto agguanta il rinvio e salva la buccia!! E' andata bene!!! Torniamo a Bellamonte dove ci attendono i Fustacchia's parent e soprattutto la mitica nonna del Berna, 82 anni in forma super!! Decidiamo di aspettare i ragazzi impostando una pasta e la nonna si conferma una maga in cucina( indimenticabili le polpette dello scorso anno) deliziandoci con della carne di alta qualità: Ci raggiungono Checco e Spiro felici della giornata trascorsa a Laste e in seconda battuta arrivano anche Nazarena e Marcello, stremati dal Lorenz addirittura su due vie classiche delle torri del Vaiolet. Stremati ma entusiasti, un bravo se lo meritano pure loro!! Stiamo tutti da re, è un dramma dover tornare nel caldo della pianura padana,ma ci tocca. Arriviamo a casa verso l'una,un rientro molto leger, in vista della settimana lavorativa.

Silvan Volver al listado